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venerdì 30 marzo 2012

Ecco i corsi realizzati da Due Sponde nel mese di marzo


Come parte del processo di formazione del progetto Due Sponde, rivolto ai migranti, agli ex migranti ed alle loro famiglie, durante il mese di marzo sono stati realizzati i seguenti corsi ed incontri informativi:


-Laboratorio di Gestione dell'Impresa, livello base. Realizzato nella mensa parrocchiale della chiesa di San Andrés di Huaycán (distretto di Ate, Lima), dal 7 al 15 marzo. Laboratorio di trattamento degli alimenti.
-Gastronomia. Realizzato nella mensa parrocchiale della chiesa di San Andrés di Huaycán, dal 16 al 23 marzo.
-Laboratorio di Assistenza Tecnica di Gruppo. Gastronomia, svoltosi nella sede di EDAPROSPO dal 19 febbraio al 2 marzo.
-Incontro informativo sul progetto Due Sponde, realizzato nei locali dedicati alla Terza Etá del quartiere Naranjal - Los Olivos, il 26 marzo.
-Incontro informativo sul progetto Due Sponde, svoltosi nel Centro di Sviluppo Imprenditoriale di El Agustino, il 27 marzo.

Due Sponde partecipa ad una giornata informativa con la Defensoría del Pueblo

Il progetto Due Sponde ha partecipato, in collaborazione con la Defensoría del Pueblo, ad una giornata informativa nel distretto limeño di San Martín de Porres, quartiere di Condevilla. 


Di fronte alla scuola Ramón Castilla l'avvocata e lo psicologo del progetto hanno offerto consulenza ad ex migranti e a familiari di migranti, come fanno abitualmente nel Centro di Orientamento Psicologico e Legale di El Agustino. 

venerdì 23 marzo 2012

Centro di Orientamento Dos Orillas a Lomas de Carabayllo


Come parte dell’azione di diffusione del Centro di Orientamento per migranti, familiari di migranti e persone che hanno un progetto migratorio, Dos Orillas é intervenuto offrendo orientamento legale e psicologico nella fiera che si é tenuta nel distretto di Carabayllo (zona nord di Lima metropolitana) in occasione delle celebrazioni del Giorno della Donna, sabato 10 marzo.


L’evento, organizzato dalla Municipalitá di Carabayllo, aveva l’obiettivo di proporre diversi servizi in favore della salute e del benessere della donna e della sua famiglia.

La presenza di Dos Orillas  conferma l’impegno del progetto a fianco della popolazione piú vulnerabile. 

martedì 20 marzo 2012

INCONTRO


Succede, a volte, che un incontro con una persona ti ricordi il senso piú profondo di quello che si sta facendo. Spesso succede che, presi da tante cose, ce ne si dimentichi un pó.

Qualche giorno fa ho incontrato una ragazza che vive nell’ Agustino, vicino a Yerbateros, ai piedi del cerro 7 de Octubre.

J. é una ragazza giovane, é nata e cresciuta nell’Agustino. Sua madre lavora in una scuola come assistente, nella parte alta del cerro.

Ho incontrato J. per chiacchierare con lei.

I suoi genitori sono separati, la storia della sua famiglia somiglia a tante altre storie qui, giá sentite. La madre, per sfuggire ai maltrattamenti dai genitori e dei fratelli, rimane incinta giovanissima e si sposa. J. é la seconda figlia.

Il marito, dopo qualche anno, é il nuovo carnefice. La madre, esempio de seguire, lo denuncia per maltrattamenti e si separano. Lui, intanto, aveva giá un’altra donna, altri figli, un’altra casa.

La madre, un giorno incontra un uomo, sogna di costruire una nuova famiglia: lui, le due figlie maggiori e la figlia piú piccola, frutto di questa nuova unione.

Ma J., che ha otto anni, trova chissá dove la forza per raccontare alla madre che il patrigno, non appena resta solo con lei, la tocca, la segue quando si fa la doccia, la spia, le regala degli spiccioli in cambio del suo silenzio.

La madre, esempio da seguire, lo denuncia. L’ultima figlia avrá solo il cognome della mamma. Le quattro donne, si uniscono nel dolore e ce la fanno, vanno avanti, meglio sole che mal accompagnate.

Sono passati tanti anni, adesso la sorella maggiore si sta per sposare, la piú piccola frequenta la  scuola media e J. sta studiando in un istituto per diventare infermiera.

Mi racconta: “É passato tanto tempo, l’ho superato, anche se non sono piú la stessa di prima. Mi é rimasto come un trauma, sento una specie di paura. Non mi piace uscire, preferisco stare in casa, prima di dare fiducia a una persona, devo conoscerla bene. Mi dicono che sono troppo seria.
Mi piace studiare ma non sono una brava alunna. Non ho dei bei voti, mi hanno bocciato due volte. Ma mi sforzo. Spesso sto per arrendermi, sto per cadere, ma mia madre, i mie professori, le mie amiche mi dicono che ce la devo fare, che non importa se cado, mi devo rialzare. É che a volte mi deprimo, mi deprimo cosí facilmente. Ma so che ci riusciró. Mia madre é un gran esempio.”

Perché vi sia abuso sessuale non é necessario l’uso della forza fisica. Le conseguenze di uno sfioramento, di una carezza, di una parola diretta a chi, innocente, non é in grado di comprenderla sono inarrestabili.

Nel progetto Cerros Seguros stiamo lavorando per rompere questa catena.
Collaboriamo con 5 scuole dell’infanzia, elementari e medie, affinché gli alunni e le alunne sappiano difendersi dall’abuso sessuale, ed i professori come proteggerli.
Abbiamo creato stanze affinché bambini e adolescenti possando dormire sicuri. Ne abbiamo costruite 440 , la meta é 500.
Lavoriamo a stretto contatto con poliziotti, giudici, pubblici ministeri e funzionari affinché sappiano cosa fare e come, quando ricevono denuncie di abuso sessuale.

Grazie a J. che ha fatto incontrare la sua storia con la mia, ed ora con la vostra.
É per storie cosí che ci stiamo impegnando.

venerdì 9 marzo 2012

POST DI PROVA

POST PER VERIFICARE SE IL GRUPPO PERU' RICEVE GLI AGGIORNAMENTI, POI LO CANCELLO!! BUON LAVORO A TUTTI ,MANU

giovedì 8 marzo 2012

"E' stato difficile, però sì, si può fare!"


In occasione della Giornata Internazionale della Donna che si celebra oggi 8 marzo in tutto il mondo, vi proponiamo la storia di una donna comune, che poi tanto comune non è, che partecipa e rende possibile il progetto "Promuovendo cittadinanza per una vita degna e salubre a Lomas de Carabayllo". E' la storia di Nery.

Nery ha 41 anni e vive sola con i tre figli (di cui uno nato da poco, con lei nella foto) a Lomas de Carabayllo.

Ci vive dal 1999, da quando è venuta via dal quartiere dove abitava e ha deciso ti tentare la sorte appropriandosi di un lotto di terra sulle colline polverose intorno a Lima, con l'intenzione di costruirci una casa sua.

Appena arrivata, incontrò condizioni di vita estremamente dure: a quell'epoca, infatti, Lomas de Carabayllo era scarsamente popolata, non c'erano né luce, né acqua, né un sistema di trasporto organizzato che facilitasse gli spostamenti verso le altre zone della città.

Nery, a volte, si trovava addirittura costretta a saltare su qualche camion della spazzatura di passaggio per poter raggiungere una via più trafficata e da lì il posto di lavoro (prima ha fatto la fruttivendola, poi la badante).

Inoltre, appena arrivati, il marito la abbandona, lasciandola sola con i due figli e una casa da costruire, ma Nery non si abbatte: come lei stessa afferma, ha reagito con forza per dimostrare a tutti, ma soprattutto al marito, che è in grado di cavarsela da sola.

Tra le tante difficoltà, riesce a costruire una casetta di mattoni a crudo che va a sostituire quella improvvisata con materiali di scarto, dove aveva vissuto fino a quel momento.

Quest'anno ha deciso di partecipare ai corsi di formazione di ASPEm, grazie ai quali non solo ha imparato a fare lavori di costruzione, ma si è anche scoperta capace e brava a farlo.

E questa nuova consapevolezza l'ha portata a impegnarsi tanto in questa nuova attività che non ha smesso di partecipare al corso nemmeno con le contrazioni: ha costruito muri nonostante il pancione fino quasi al giorno del parto.

Non a caso il nuovo nato, il piccolo Arón, è chiamato “El ingeniero” (l'ingegnere) dagli altri componenti del gruppo di formazione: nato sotto simili auspici, dimostra di trovarsi a suo agio alle lezioni alle quali la mamma lo porta e non è poi così improbabile che un giorno ingegnere lo diventi davvero.

Oggi Nery continua non solo a frequentare i corsi di formazione e a mettere in pratica le conoscenze lì acquisite, ma aiuta anche le altre compagne nel loro percorso di apprendimento. Inoltre, sta trasferendo le conoscenze acquisite anche al figlio maggiore, con il quale vuole costruire un nuovo bagno per la loro casa.

Per il suo futuro, per quello dei propri figli e della sua comunità, Nery sogna una Lomas de Carabayllo con spazi verdi e più partecipazione da parte dei suoi abitanti, soprattutto le donne, nella quale possa riuscire a creare un'impresa di costruzioni tutta sua.

Non fatichiamo a credere che Nery riuscirà a concretizzare questo sogno, perché è una donna determinata e perché, come più volte ci ripete, è convinta che: “ha costado, pero sí, se puede” (è stato difficile, però sì, si può fare).


In collaborazione con Gaia Saviotti

venerdì 2 marzo 2012

Presentando il progetto: "Promoviendo ciudadanía para una vida saludable y digna en Lomas de Carabayllo"

Lomas de Carabayllo è una zona del distretto di Carabayllo che si trova nella periferia al nord di Lima.

E' considerata una delle zone più povere di Lima metropolitana e del Perù, in cui si concentrano una serie di fattori di rischio che rendono la popolazione, soprattutto le donne, particolarmente vulnerabile.
In questa zona abitano più di 25.000 persone, organizzate in circa 54 insediamenti umani.

Le precarie e sfavorevoli condizioni di abitabilità delle case e dei quartieri, influiscono negativamente sulla salute e limitano le possibilità di un pieno esercizio della cittadinanza.

Gli abitanti di Lomas de Carabayllo infatti ancora non hanno accesso a una rete di acqua potabile e a una rete fognaria, la maggior parte delle case sono autocostruite senza criteri di sicurezza o criteri antisismici. Nella zona, inoltre, ci sono diversi luoghi piú o meno formali di smaltimento dei rifiuti che contribuiscono a generare un preoccupante livello di inquinamento.

Il progetto "Promoviendo ciudadanía para una vida digna y saludable" (Promuovendo cittadinanza per una vita degna e salubre a Lomas de Carabayllo) è finanziato dal Fondo Italo-Peruano, ed é realizzato da ASPEm in collaborazione con CIDAP (Centro de Investigación, Documentación y Asesoría poblacional), una ong locale che da anni lavora con la popolazione di Lomas.

E' iniziato nell'aprile 2011, con la finalità di contribuire allo sviluppo locale attraverso il rafforzamento delle capacità personali, sociali e tecniche della popolazione, soprattutto quella femminile, puntando al miglioramento delle condizioni di vita e abitabilità.

Allo stesso tempo si propone di lavorare con la comunità organizzata per analizzare i principali rischi fisici e ambientali della zona, rafforzando le capacità di prevenzione dei suoi responsabili e dirigenti.

I principali alleati di quest'intervento sono il governo locale (attraverso il Municipio del distretto di Carabayllo) e la comunità organizzata di Lomas, specialmente il gruppo di dirigenti che formano l'associazione AGIDELCA, formata dai dirigenti dei vari insediamenti umani.


Per vedere alcune delle foto del progetto seguire il link: